Studenti stranieri: le proposte dell’UCSEI .
Superare la confusione normativa, causata dall’assenza di uno “statuto” dello studente straniero; istituire un’Agenzia nazionale per la mobilità e le borse di studio,da finanziare con un Fondo ad hoc.
Sono alcune delle proposte formulate dall’Ucsei, Ufficio centrale studenti esteri in Italia, sostenute dal presidente don Remigio Musaragno e contenute nel volume dal titolo “Studiare nelle Università italiane:
la partecipazione, le scelte e i risultati degli studenti stranieri. Breve analisi di un decennio di trasformazioni”. Si tratta di una ricerca promossa dall’Ucsei e condotta da Istat e Miur, sulla evoluzione della presenza degli studenti stranieri in Italia.
“La regolamentazione anche solo dell’accesso degli studenti stranieri risente della stratificazione di successive normative di diversa origine – elenca l’Ucsei –regolamentazione dell’immigrazione, cooperazione allo sviluppo, principi comunitari di libera circolazione,convenzioni internazionali, riconoscimento dei titoli di studio, politica dei visti, politiche di realizzazione del diritto allo studio, politiche in materia di borse di studio”.
Per quanto riguarda le borse di studio e le risorse, “gli importi attualmente sono molto limitati e dispersi nei bilanci delle diverse amministrazioni, pertanto non hanno un impatto significativo nel promuovere l’afflusso di studenti dall’estero”, osserva ancora l’Ucsei, che propone di modificare la normativa sulla cooperazione allo sviluppo, “favorendo l’apporto degli studenti dei Pvs presenti in Italia nei progetti di cooperazione italiana che riguardano i loro paesi”. Inoltre l’Ufficio suggerisce di attivare “itinerari di sostegno per favorire un rientro qualificato degli studenti stranieri nei loro paesi, al termine dei loro studi, con un’attenzione anche a coloro che si sono laureati e che fanno attualmente lavori dequalificati in Italia”. Infine, secondo l’Ucsei, va modificata la normativa di accesso alle università, favorendo una maggiore informazione presso le Ambasciate sulle opportunità di studio nel nostro paese e sui problemi di alloggio; si chiede alle rappresentanze diplomatiche una “maggiore rapidità nell’esaminare la documentazione per l’iscrizione degli studenti” e di far sostenere nelle loro sedi la prova di ammissione in lingua italiana, da studiare all’estero. Dovrebbe essere più veloce anche la pratica di rinnovo del permesso di soggiorno, “coinvolgendo le università stesse”. Per discutere di tali problemi, l’Ucsei lancia la proposta di istituire un “tavolo permanente” di consultazione a livello interministeriale, aperto ad alcune associazioni “di o per studenti stranieri”, con l’obiettivo di “migliorare gli aspetti contraddittori e iperburocratici delle attuali normative e della loro stessa attuazione”. (Redattore Sociale)
http://www.stranieriinitalia.it/briguglio/immigrazione-e-asilo/2005/gennaio/permesso-di-soggiorno-01-05.pdf
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